Semiresidenziale diurno età evolutiva "Betania"
La strategia d'intervento di tipo globale tiene conto degli aspetti fisici, psichici e sociali di ogni utente e ogni momento della vita individuale e dell'intera struttura, compreso il pasto, l'igiene e la cura della persona, assume un valore terapeutico-educativo.
Struttura e organizzazione
"Betania" è stata concepita come luogo dove i bambini ricevono le cure di cui hanno bisogno in un clima di accoglienza che vuole essere il più possibile vicino all'esperienza della famiglia e della realtà vissuta quotidianamente. Dopo una fase di osservazione/valutazione da parte dell'équipe multidisciplinare: Direttore sanitario, neuropsichiatra infantile, logopedista, fisioterapista, psicoterapeuta, neuropsicomotricista, il bambino è inserito in un gruppo specifico dove l'approccio formativo, anch'esso multidisciplinare, è costituito da figure professionali afferenti a discipline diverse (psicoterapia, psicologia, terapia occupazionale, psicomotricità, counseling). Laddove si individui la necessità di un percorso mirato si ricorre a trattamenti ambulatoriali di neuropsicomotricità, logopedia e psicoterapia.
Nella presa in carico multiprofessionale dei soggetti con patologia neuropsichica si tiene conto dei bisogni reali del soggetto e si pianifica l'intervento basato non solo sull'intensità di supporto secondo la gravità dei sintomi, ma anche sulla gradualità del supporto abilitativo e socio-riabilitativo. Il lavoro di maternage, continuamente svolto, ha la funzione di far ripercorrere le tappe evolutive che i bambini, per varie cause, non hanno potuto elaborare in modo corretto. La meta è il raggiungimento dell'autonomia, nel rispetto delle capacità di ciascuno, e l'inserimento sia nell'ambiente a cui appartengono sia nella vita sociale.
È per questo motivo che le terapie sono inserite in un contesto che ripete, ricorda e ripropone quello in cui il bambino vive abitualmente e quindi, ciò che viene appreso, può essere trasferito nel quotidiano. La parola chiave su cui si basa il setting è la "relazione", che prevede: il rapporto "io-altro", il contatto con la realtà, il concetto di limite/confine, attraverso l'apprendimento di regole e anche modelli di comportamento, la condivisione e la sintonizzazione.
Le attività
Le attività svolte all'interno dei gruppi sono varie: piscina, teatro-musica, giardinaggio, cucina, terapia occupazione e tutte sono accomunate da un aspetto di concretezza che serve a favorire, soprattutto in bambini che presentano difficoltà nell'astrazione e nella simbolizzazione, un aggancio con la realtà. Per questo, nella programmazione della giornata viene data molta importanza a tutte le attività della vita quotidiana in modo da stabilire una continuità con il contesto familiare e sociale. Questo favorisce la generalizzazione e una maggiore consapevolezza delle competenze acquisite. Ogni attività svolta ha la funzione di favorire la relazione all'interno del gruppo, con lo scopo di stimolare la motivazione ad andare verso l'altro.
Inoltre, nel setting di gruppo, ogni membro funge da "lo-ausiliario" e fa sì che il bambino sperimenti nuove modalità di relazione più funzionali e adattive, che gli permettano di raggiungere un miglior equilibrio. Il lavoro di gruppo facilita anche il rispecchiamento e permette di intervenire sul senso di sé, sul senso di appartenenza e sul senso di autosoddisfazione.
A tutto questo si aggiunge un costante lavoro di sostegno rivolto ai genitori e alla famiglia con incontri psico-educativi, di counseling e colloqui individuali o a piccoli gruppi.
Il servizio prevede la presenza di un numero complessivo di 20 utenti, suddivisi in piccoli gruppi da 5-6 bambini/ragazzi ciascuno, la cui frequenza, a tempo pieno o parziale, è di 1/2/3 volte alla settimana.